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Le aperture - Criteri per una buona apertura


È abbastanza complicato definire con precisione dei criteri universalmente validi per iniziare bene una partita, ma in linea di massima si può affermare che è senz'altro fondamentale mobilitare fin dal principio il maggior numero di pezzi del proprio schieramento con l'obbiettivo sia di controllare il centro della scacchiera, zona altamente strategica di ogni partita, sia di porre il monarca al riparo dagli attacchi avversari nella fase del mediogioco, in attesa di attivarlo nel finale di partita .

Per capire l'importanza della mobilitazione dei pezzi, vediamo un tipico esempio di apertura praticata solitamente dai principianti, spesso tesi a dare velocemente l'agognato scacco matto all'avversario senza curarsi dello sviluppo del proprio schieramento:  

Principiante - Maestro  Replay

Apertura Patzer-Parnham, Difesa classica

1 e4, e5; 2 Dh5?!, Cc6; 3 Ac4, ...

Il Bianco minaccia Dh5:f7#, sulla falsariga del famoso matto del barbiere, ma il piano gli si ritorcerà contro...

3 ..., g6; 4 Df3, ... (ancora minacciando Df3:f7#), Cf6; 5 Db3?, ...

Posizione dopo 5 Db3?  Posizione dopo la mossa 5 Df3-b3


Il Bianco insiste con il suo attacco scriteriato sul punto f7, ma lo attende una doccia fredda:

5 ..., Cd4!!; 6 A:f7+, Re7; 7 Dc4, b5! (la Donna andò per attaccare ed invece venne attaccata)

ed ora il Bianco ha perso l'Alfiere campochiaro, perché la Donna non può più difenderlo.

Nella linea di gioco appena esaminata il Bianco ha mosso addirittura quattro volte la Donna nelle prime sette mosse dell'apertura, con il risultato nefasto di concedere un enorme vantaggio di sviluppo al suo avversario, il quale invece ha sfruttato ottimamente le sue mosse collocando fin dall'inizio i suoi Cavalli nelle case ideali c6 e f6, da dove sono in grado di controllare il centro. Ed in effetti è stato proprio un salto di Cavallo nella casa centrale d4 a provocare il tracollo del piano d'attacco del Bianco.

Che la Donna eserciti un fortissimo fascino sui principianti è testimoniato anche dal successivo esempio, in cui vediamo il famoso tennista tedesco Boris Becker alle prese nientemeno che con Garry Kasparov in una partita giocata via Internet e commentata in diretta sulla rete statunitense CNN:  
B.Becker - G.Kasparov (Internet, 15/03/2000)  Replay

Apertura Patzer-Parnham, Difesa classica

1 e4, e5; 2 Dh5?!, Cc6; 3. Df3, Cd4 (il Nero minaccia già Cd4:c2+); 4 Dc3, Cf6; 5 f3, g6?! (Kasparov forse non voleva abbreviare eccessivamente la partita con 5 ..., d5!. Per esempio: 6 d3?, Ab4!!; 7 D:b4, C:c2+ oppure 6 e:d5, C:d5; 7 Dc4, b5; 8 Dd3, Af5! od anche 6 Ad3, d:e4; 7 f:e4, C:e4!; 8 A:e4, Dh4+); 6 Ce2, c5; 7 C:d4, c:d4; 8 Db3, Ag7; 9 Ac4, O-O; 10 c3, d5; 11 Ae2?, d3!? (ora Kasparov non concede più sconti); 12 A:d3, d:e4; 13 A:e4, C:e4; 14 f:e4, Dh4+; 15 Rd1, D:e4; 16 Te1, Ag4+; 17 Te2, D:e2+; 18 Rc2, Af5# 0-1

Le ragioni della disfatta di Becker sono evidenti: troppe mosse inutili di Donna, ritardo di sviluppo dei pezzi dello schieramento bianco ed insufficiente strategia dei Pedoni nel centro della scacchiera. Kasparov invece ha sviluppato bene i suoi Cavalli, che hanno guadagnato pure tempi preziosi con attacchi diretti ai pezzi avversari, inoltre ha minato la solidità del centro di Pedoni del Bianco con opportune mosse di sfondamento.

L'importanza dello sviluppo rapido dei pezzi fin dalle primissime mosse dell'apertura è particolarmente evidente in questa partita, in cui la Donna bianca entra in gioco solo quando si sono verificate favorevoli condizioni:  

Maestro - Dilettante  Replay

Gambetto Damiano accettato

1 e4, e5; 2 Cf3, f6?!; 3 C:e5!, f:e5?? (bisognava giocare alla meno peggio 3 ..., De7); 4 Dh5+ (qui la Donna entra con guadagno di tempo, perché il Nero deve difendersi dallo scacco), Re7 (g6; 5 D:e5+, Rf7; 6 D:h8); 5 D:e5+, Rf7; 6 Ac4+, Rg6??;

Posizione dopo 6 ..., Rg6??  Posizione dopo la mossa 6 ..., Rf7-g6


Gravissimo errore: il Nero, dopo aver guadagnato il Cavallo avversario, pensa di potersi difendere senza restituire materiale. L'unico modo per resistere più a lungo era, invece, quello di sacrificare un Pedone con 6 ..., d5 allo scopo di attivare l'Ac8 e coprire con la sua azione l'importante casa f5. Adesso per il Nero non c'è più scampo, perché non ci sono pezzi in grado di difendere efficacemente il suo monarca, ormai in balia dell'attacco del Bianco...

7 Df5+, Rh6; 8 h4! (minaccia 9 d3+, g5; 10 h:g5++, Rg7; 11 Df7#), De7; 9 d3+, g5; 10 h:g5++ (qui il Bianco avrebbe potuto vincere anche con 10 A:g5+ guadagnando subito la Donna avversaria, ma evidentemente il Maestro mira allo scacco matto), Rg7; 11 Ad2!, d5 (ora è troppo tardi!); 12 Ac3+, Cf6; 13 g:f6+, Rf7; 14 Dh5+ (naturalmente non 14 f:e7?, A:f5), Rg8; 15 D:d5+!, Ae6; 16 D:e6+, D:e6; 17 A:e6# 1-0

Il Nero non solo ha commesso l'errore di non sviluppare subito i suoi pezzi ma ha anche lasciato irresponsabilmente esposto il proprio Re, credendo erroneamente che il Bianco, essendo appena cominciata la partita, non avesse le forze sufficienti per portare a fondo un attacco tale da compensare il sacrificio iniziale del Cavallo.

Dagli esempi citati si possono dedurre già alcuni criteri per una buona apertura:

  • Non muovere sempre lo stesso pezzo in apertura. Neppure la Donna può fare molto se non è aiutata dagli altri pezzi (vedere il primo esempio), anzi, spesso è sconveniente portarla all'attacco già nelle prime mosse, dato che in genere diventa facile bersaglio dei contrattacchi avversari;

  • Muovere presto i Pedoni in modo da controllare il maggior numero possibile di case centrali della scacchiera, con lo scopo di limitare i movimenti dei pezzi avversari in questa zona importantissima della scacchiera;

  • Mobilitare subito le figure leggere (Cavalli ed Alfieri), preferibilmente verso il centro della scacchiera;

  • Porre al più presto il proprio Re in una zona sicura della scacchiera, onde evitare pericolosi attacchi avversari. Un buon metodo per riparare il monarca è quello di arroccare, ponendolo così in prossimità di un angolo e difendendolo con una barriera di Pedoni.
Dopo aver effettuato lo sviluppo secondo i criteri elencati, ovviamente prestando sempre molta attenzione ai tentativi di attacco avversari, si potrà continuare a mobilitare i propri pezzi portando le Torri verso le eventuali colonne aperte (o che si è in grado di aprire mediante cambi di Pedoni), dove potranno metter meglio in risalto la loro forza e le loro caratteristiche.

Indice di Le aperture


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Autore: Andreas Vogt ® 1998