Questo finale è stato studiato a fondo dai teorici. Per lungo tempo si è creduto che la Donna vincesse sempre contro la coppia dei Cavalli, ipotesi suffragata anche dal Lolli, che sull'argomento propose numerose posizioni esemplificative. Ma nel 1832 una ricerca di Mendheim pose seri dubbi sulla correttezza di tale ipotesi. Successivi studi di Bilguer e von der Lasa fecero capire che in realtà i due Cavalli sono in grado di pattare nella maggior parte dei casi, anche se la difesa non è molto ovvia. In effetti, contrariamente a quel che detterebbe l'istinto, la peggior disposizione dei Cavalli si ha quando si difendono l'un l'altro. Se poi il Re avversario riesce ad infiltrasi fra essi allora la vittoria dell'attaccante è praticamente certa, come avviene nel sottostante diagramma: Diagramma n.1![]() Per ottenere la vittoria il Bianco deve bloccare il Re avversario in modo di costringere i Cavalli a slegarsi e poi catturarne uno con un attacco doppio: 1 Df8, Rg4; 2 Dg7+, ...
Diagramma n.2![]() 1 Cf2, Dg6+; 2 Rf4!, Dh6+; 3 Rg4, Re6; 4 Cg5+, Rf6; 5 Cfe4+, Rg6; 6 Cf3, Dh5+; 7 Rf4, Df5+; 8 Re3, De6; 9 Rf4, Rh5; 10 Cg3+, eccetera. Insomma, per ottenere le maggiori probabilità di patta, il difendente deve tenere vicino al proprio Re i due Cavalli, possibilmente non in posizione di reciproca difesa, in modo da creare una barriera ed impedire l'avvicinamento del monarca avversario, anche tramite opportuni scacchi di disturbo. Altro utile accorgimento è evitare di portare il Re in prossimità dei bordi della scacchiera, dove le figure leggere avrebbero meno libertà di movimento. Indice |
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